Prof.ssa ELISABETTA LALUMERA

Le linee guida nutrizionali nazionali e internazionali non si limitano a offrire consigli: formulano veri e propri imperativi. Mangiare sano è oggi percepito come un dovere morale verso se stessi, verso la società e verso l’ambiente. Questo intervento riflette sul crescente intreccio tra alimentazione e moralità: il cibo non è più solo nutrizione o piacere, ma anche un indice di virtù personale e di responsabilità collettiva.
Ma che cosa accade quando il dovere di mangiare bene entra in tensione con altri doveri — di cura, di inclusione, di rispetto delle culture alimentari, o semplicemente con le esigenze della vita quotidiana? E quando l’adesione alle norme salutistiche si trasforma in giudizio, stigma o senso di colpa?
A partire da queste domande, proporrò una lettura critica della “moralizzazione del cibo” come fenomeno culturale complesso, che può promuovere consapevolezza e benessere, ma anche generare nuove forme di pressione sociale e disuguaglianza.